Il Retrobottega del Coach n°1-2020

sona capace di essere diverten- te. Uno spirito arguto si dice anche, quando hai una capacità di osservazione acuta che sa leggere oltre il visibile. Ecco lo spirito in questo senso ogni tanto l’ho frequentato, ogni tanto come comico ho avuto qualche guizzo di spirito arguto. Quando si manifesta lo spirito arguto è perché sei in uno stato di apertura e diventi un tubo che canalizza, ed è qui che esce l’arte. Quando accade questo l’opera d’arte cammina con le sue gambe, non è più di chi l’ha creata ma della gente che ne usufruisce. E così sono le battu- te e le barzellette, sono di tutti non appartengono più a chi le ha scritte. Che io poi vorrei sapere chi le crea le barzellette, le bar- zellette sono è un po’ come le gru, una mattina esci e ne trovi una già montata. Per me comun- que gli scrittori di barzellette potrebbero essere degli spiriti che ci aiutano ad attraversare questo nostro viaggio che è l’esi- stenza. Spesso la vita dei comici è ma- linconica, quindi lo spirito mi aiuta per sorridere. Anche ora mi sta aiutando, in questo mo- mento mi sto orientando per parlare dello spirito e lo spirito mi viene in aiuto, infatti ora ho sorriso dopo molte ore che non mi accadeva. Ho visto i post sugli insetti che in questo periodo di chiusura hanno abitato la tua casa, ven- gono fuori dallo spirito goliar- dico? Non direi dallo spirito goliardi- co, è più una forma di autoanali- si, sono qui come tanti che non possono e non devono lavorare, quindi da solo a casa sentivo la forte mancanza del rapporto umano, e perciò alla fine mi sono messo ad umanizzare gli animaletti che mi circondano per raccontare qualcosa di me. Buongiorno Massimo iniziamo questo viaggio all’interno dello Spirito in tutte le sue forme, rac- contami qualcosa di te. “Cosa vuoi sapere di me? Massi- mo Olcese attore, cabarettista, regista… testa di caz- zo…eheheheheh” Poi ad un certo punto ti inven- ti di diventare anche coach. Si ho studiato da coach, mi sono anche diplomato, specializzato, ma non mai esercitato, perché alla fine dei conti non credo di essere in grado di aiutare gli altri visto che faccio fatica ad aiutare me stesso. C’è una cosa più intima dentro di me, una barriera che mi impedisce di farlo. Però hai scritto qualcosa rela- tivo al coaching per il teatro, ricordami… Si, ho cercato di divulgare il coa- ching spiegando di cosa si tratta in modo divertente perché alla fine la natura del comico preva- le quindi ho scritto uno spetta- colo che si chiama Scoach. Ho pensato di fare una lezione, se così si può definire, che si potes- se adattare di sera in sera al pubblico in sala. Facendolo improvviso parecchio e sono venute fuori cose che non pensa- vo di pensare tipo una digressio- ne sulla storia su come ce la rac- contano e su come invece andrebbe raccontata. Per esem- pio mi è scappata una digressio- ne sulla storia, ho detto: “Giulio Cesare ce lo presentano come un grande uomo, un grande con- quistatore, ma, Giulio Cesare era una grandissima testa di cazzo assetata di potere”, per cui se voleva una cosa se l’anda- va a prendere con il sangue. Tornando al coaching l’ho approc- ciato come cliente, poi ho scelto di fare il corso perché ho pensa- to che mi aiutasse ad avere qual- che strumento in più per leggere la realtà, intendo la realtà che sta dentro di noi non quella esterna, per capire i meccani- smi che ci governano e ci indu- cono a certi comportamenti invece di altri. Allora già poterli osservare, riconoscere è un passo avanti. Cosa c’entra tutto questo con lo spirito? C’entra moltissimo o per lo meno dovrebbe. Effettivamente ti ho risposto d’istinto, poi però dobbiamo vedere di quale spiri- to vogliamo parlare. Lo spirito… Lo spirito…il primo spirito che mi viene in mente è l’alcol. E’ una brutta bestia se ne fai abuso, ci sono molti più morti di alcol che di covid nel mondo. Anche se ogni tanto può diven- tare un veicolo di relazione sociale, abbassando i freni inibi- tori può aiutare in certe circo- stanze. Ad esempio i timidi riescono a trovare il coraggio di andando incontro ai loro deside- ri solo da brilli. Poi però si può pensare allo spirito anche quando diciamo una persona spiritosa, una per- Silvia Marrazzo intervista Massimo Olcese 1 – 10 - 100 sfumature di spirito di Massimo Olcese 4

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