Il Retrobottega del Coach n°1-2020

N° 1 - 2020 “Io sono io. Tu sei tu. Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative. Tu non sei al mondo per sod- disfare le mie aspettative. Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa. Se ci incontreremo sarà bellissimo.” La preghiera della Gestalt di F. Perls Parlare di Spirto in un conte- sto di Gestalt? Non è così peregrino se pensia- mo che F. Pearls ha scritto addi- rittura una preghiera, la famosa Preghiera della Gestalt, che abbiamo messo come incipit qua sopra. La preghiera della Gestalt è una preghiera di risveglio, un’eso- rtazione a prendersi la respon- sabilità di incontrare gli altri al confine, a non invadere e soprattutto a non farsi invade- re. In questo riequilibrio relaziona- le “l’incontro”, che è la forma più concreta di “contatto”, può avvenire “con-tatto”, e può diventare davvero il momento del sentire l’altro e sé stesso, perché in un contesto di rispetto in primo luogo di sé stessi. Lo Spirto della Gestalt, non caso nella nostra scuola parliamo di coaching ad ispirazione gestalti- ca, potrebbe essere riassunto in queste due parole: Confine e Contatto. Due parole che aprono che aprono ad uno sguardo nuovo: lo sguardo della meraviglia che si attiva quando “l’incontro” nasce dalla scelta e non dal legame. Tuttavia nella Gestalt non usiamo quasi mai parole defini- tive, anzi usiamo parole voluta- mente ambigue. In linguistica si parla di parole “deboli” - parole il cui significante può avere molti significati - noi parliamo di parole “proiettive”, parole aperte per farle riempire di significato a chi le ascolta. “Spirito” è una di queste: frasi come “spirto santo”, “battuta di spirto”, o “spirito delle cose” ci portano, con la stessa parola, in posti molti diversi. In questo numero dedicato appunto allo “Spirito” abbiamo scelto di “entrarci” attraverso le lenti dei coach stessi, coach che si pongono un uno spettro poliedrico molto ampio che va dallo Spiritual Coach fino allo Spirto Libero. La formula è quella collaudata nel numero zero: a parte qual- che “pecora nera” che si è auto-intervistata e i box di ser- vizio , gli articoli sono frutto di coaching fatte da coach ad altri coach. Quello che ne è uscito più che una esplorazione della parola “Spirito” è un’esplosione di in mille sfaccettature, a volte com- plementari, a volte in contrasto tra loro. E’ proprio in questo contrasto che risiede il potenziale, poten- ziale che attiverai tu quando le leggerai. La Gestalt, in fondo, potremmo definirla una via spirituale laica, perché non devie credere in nulla se non nelle tue intuizio- ni e nel coraggio di seguire la tua strada. Buona lettura potenziante Gabriele Baroni Gaber Il retrobottega del coach Lo spirito della gestalt di Gabriele Baroni

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